“Hollywood è sempre stata una gabbia, una gabbia che ci permette di inseguire i nostri sogni.” John Huston
Una nuova serie tv, dal titolo Hollywood, entra nella scuderia Murphy-Netflix, pronta a emozionare. Il 1° Maggio Ryan Murphy e Netflix ci hanno deliziato con una nuova ed esaltante collaborazione, che vantava dei precedenti trionfi come The Politician o Pose.
LA MENTE CREATRICE
La ventennale carriera di Ryan Murphy ha appassionato il pubblico con titoli di grande successo. Straordinari esempi sono: Popular, Nip/Tuck, Glee, American Horror Story e Crime Story.
Questi titoli sono così versatili e diversi tra loro, eppure sono riusciti a raggiungere un pubblico vastissimo e di tutte le età.
Murphy si è dimostrato essere estremamente poliedrico. Dalla regia alla produzione è sempre rimasto pacato e nascosto dietro la cinepresa, presentando nei suoi prodotti verità e argomenti scomodi, esprimendo le sue idee attraverso i personaggi che ha inventato e diretto.
Onorabile menzione va anche ai suoi storici collaboratori Brennan e Falchuck. Nel corso del tempo lo hanno aiutato a definire e sviluppare la sua visone avanguardista, in modo sempre fresco e intelligente.
IL NUOVO VECCHIO VOLTO DI HOLLYWOOD
Ultimogenita di Murphy è Hollywood: una miniserie composta da sette episodi ,con un cast tipico del regista. È un mix di talentuose nuove proposte e vecchie glorie, presenti in diverse sue produzioni contemporaneamente.
La trama nella sua semplicità riesce a lanciare un messaggio positivo, fatto di lotta: per la libertà sessuale e morale, e contro le discriminazioni e le ingiustizie. Questi erano elementi di scontro quotidiano negli Stati Uniti e più in generale nella società del secondo dopoguerra.
Si parla di un gruppo di giovani film-maker e attori che cercano di farsi strada nel mondo Hollywoodiano nella sua epoca d’oro. Ognuno ha delle particolarità, positive o negative che lo rendono dinamico e da cui è impossibile staccare gli occhi. È una storia che riscrive la storia conosciuta.
I personaggi sono nuovi. Hanno una mentalità fresca e aperta, combattono gli stereotipi per poter esprimersi al meglio, lottando duramente e con coraggio per contrastare chi vuole tenerli nascosti e con la bocca chiusa.
Ci mostra l’alternativa che si sarebbe potuta presentare 70 anni fa, nel tipico stile “cosa sarebbe successo se…”.
I META-ATTORI
I meta-attori sono fondamentali. Infatti, interpretare un attore o un’attrice che cerca di affermarsi come tale non è semplice.
Si tratta quasi un di ritorno alle origini dei veri interpreti, ritrovare e intensificare le stesse emozioni che li avevano spinti a imboccare questa professione.
È un cast realmente valido, in grado di legarsi al pubblico e di farlo emozionare. In questa produzione, anche gli attori alle prime armi sono riusciti a tenere testa ai veterani del mondo dello spettacolo, che li hanno accompagnati e guidati. Tra cui annoveriamo:
Darren Criss (Raymond Ainsley), David Corenswet (Jack Castello), Laura Harrier (Camille Washington), Jake Picking (Roy Fitzgerald / Rock Hudson), Jeremy Pope (Archie Coleman) e Holland Taylor (Ellen Kincaid).
Le vecchie glorie
- Patti LuPone: interpreta Avis Ace, moglie del magnate della casa produttrice Ace, che si realizzerà nella donna moderna. Lei è moglie e madre attenta, ma anche una donna in carriera, coraggiosa e intraprendente. È aperta ai rischi, a favore di una società migliore.
- Joe Mantello: qui è Richard “Dick” Samuels, un produttore esecutivo lungimirante, che nel corso della stagione si libera dalla chiusura auto-impostasi e impostagli dalla società. Dietro la facciata indecifrabile si nasconde un animo buono che si evolve.
- Dylan McDermott: Ernest “Ernie” West, il personaggio è riassumibile nell’ideale ‘’dello zio divertente’’, presenta la verità della Hollywood degli opposti. É la contrapposizione fisica e morale del ‘’buon costume’’, che ama senza pregiudizi e accetta proteggendo chi gli è a cuore.
- Jim Parsons: interpreta Henry Willson ed è probabilmente uno dei personaggi che più crescono. Non è facile da sopportare, la sua cattiveria e malignità sono le caratteristiche principali.
La sua intelligenza lo aiuta negli abusi che esercita, ma ha comunque insito un che ipnotico che attira il pubblico.
Parson è in grado di emanare con la sua maestria un’aura angosciante e magnetica.
È un continuo gioco di ossimori, le sue azioni sono indecifrabili
È un mistero che si vuole scoprire e comprendere.
FAVOLA CHE DIVIENE REALTÀ
Murphy ha presentato aspetti che ancora sono presenti nella società odierna e che fino a qualche decennio fa erano considerati argomenti tabù.
La serie è una favola ambientata nella realtà. Una favola che rappresenta come sarebbe potuto cambiare il mondo dello spettacolo, e più in generale la società, se negli anni d’oro di Hollywood, gli “oppressi” avessero deciso di opporsi e parlare per la loro causa.
Si presentano donne multietniche forti, indipendenti e bellissime che non vogliono rientrare nello stereotipo, vogliono rompere le barriere costrittive ed esprimersi liberamente.
Tra gli uomini anche chi rappresenta visivamente e realmente lo stereotipo del maschio bianco eterosessuale decide di andare contro la società che lo elogia, schierandosi dalla parte di chi egli stesso “dovrebbe” disprezzare, perché opposto.
LA SFIDA DEGLI OPPRESSI
Chi è perseguitato, anche dalla legge, per le proprie scelte sessuali, esce allo scoperto, decide di vivere la propria vita in serenità, sfidando con coraggio chi gli si oppone violentemente.
La serie tv presenta la Magia del Cinema, di come questo andava a formarsi. Si mostrano le sue componenti più tecniche, dalla produzione fino alla realizzazione del prodotto completo. Il “dietro le quinte” è svelato!
Utopisticamente spezza la soglia di ignoranza e chiusura mentale che contaminavano la società del tempo. L’idillio che si viene a creare rimane sospeso in quell’aspetto da sogno perpetuo, tipico della vecchia Hollywood. Le tematiche sono sempre le stesse, ma in contesti differenti, legate a reazioni sociali diverse.
Il problema di fondo che i personaggi cercano di risolvere con le lotte personali, è però ancora presente.
LA HOLLYWOOD ODIERNA
Nella società odierna, infatti, che tanto si vanta della sua apertura per le diversità, è ancora presente quel senso di odio e repulsione che negli anni precedenti hanno soffocato la libertà altrui.
Con questa serie, Murphy, il suo cast e soprattutto la sua storia, si fanno portavoce del messaggio positivo di ribellione contro le ingiustizie, incitamento all’amore e alle libertà che sono i fondamenti di una società degna di essere definita tale.
Hollywood ci spinge al risveglio dall’idillio del ‘’sogno della finzione’’ e ad agire, per iniziare e continuare, un processo individuale e comune verso il progresso e il miglioramento della società.
PHOTO: Foto di Stocksnap da Pixabay
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