Abbiamo già fatto un giro nella Sicilia di epoca romana, visitando la “Villa Romana del Casale” di Piazza Armerina con il famosissimo mosaico delle Dieci ragazze in Bikini. Dall’età romana facciamo un salto a quella bizantina e ci soffermiamo su quello che è stato definito “tempio più bello del mondo”: il duomo di Monreale.
A pochi chilometri da Palermo troviamo la Cattedrale di Santa Maria Nuova, ossia il maestoso duomo di Monreale anch’esso patrimonio Unesco.
Tutto il complesso monumentale, composto da: basilica, convento benedettino, chiostro e palazzo reale, fu voluto fortemente dal re normanno Guglielmo II che lo fece costruire nel 1172.
Interno del Duomo di Monreale
A Pianta basilicale longitudinale, il duomo lungo 102 metri e largo 40, è diviso in 3 navate che terminano ognuna con un’ abside. La navata centrale si conclude con il maestoso Cristo Pantocratore mentre le laterali, rispettivamente destra e sinistra, in San Paolo e San Pietro.
Due file di nove colonne per lato dividono la navata centrale da quelle laterali, esse sono tutte di granito grigio, tranne la prima a destra che è di verde cipollino, marmo meno pregiato. Questo sta a simboleggiare che sia i più forti, che i più umili e deboli, devono sorreggere la Chiesa e fare la propria parte.
La sensazione che si prova entrando nella cattedrale è indescrivibile. Si è subito avvolti da quasi 7000 metri quadri di mosaici stagliati su fondo oro, con un fine didattico, cioè quello di insegnare la fede. Vi sono 130 opere musive che raffigurano l’Antico e il Nuovo Testamento.
I mosaici delle navate
Le scene musive sono concentrate nella parte più alta delle pareti, lungo le navate, sul transetto e sull’abside, mentre nella parte inferiore sono presenti lastre marmoree bianche intervallate da lesene realizzate in opus sectile con una tecnica ad intarsio.
Numerosi sono gli episodi biblici raffigurati: la Creazione dell’uomo, da notare Dio e Adamo che hanno le stesse sembianze; Adamo nel Paradiso terrestre caratterizzato da una “ragnatela” di linee che compongono il corpo, la Creazione di Eva e la sua presentazione ad Adamo; la tentazione di Eva, l’Arca di Noè con il Diluvio universale, in questo è da ammirare la particolarità delle onde che lasciano intravedere i corpi sommersi, la Creazione della Luce e del firmamento, il Battesimo di Cristo, Pietro salvato dai flutti, i Santi Pietro e Paolo…
Importante è anche il ciclo musivo dedicato a re Guglielmo II: un mosaico lo vede incoronato da Cristo mentre in un altro, egli offre il modello della chiesa alla Vergine.
La Madonna col Bambino (Vergine Odigitria), la guida dei pellegrini, è inserita sulla controfacciata della porta d’ingresso, ha le gote a mezzaluna.
Il Pantocratore
Domina silenziosamente la conca absidale il Cristo Pantocratore: colui che tutto regge, l’Onnipotente, la Luce del mondo. La sua figura è imponente e maestosa, realizzata nel 1180 circa, è alta 7 metri e larga 13.
Il viso è malinconico e “severo”, lo sguardo non è rivolto all’osservatore in quanto ciò che vede l’Onnipotente appartiene ad un mondo molto alto e spirituale.
Il suo ampio gesto segue la curva dell’abside e ciò conferisce un senso di abbraccio e protezione verso l’osservatore.
La duplice natura di Gesù, umana e divina, viene rappresentata da diversi simboli: dalle due dita che si toccano, dalle due ciocche di capelli presenti sulla fronte (umanità) e dal colore delle sue vesti. L’abito rosso lumeggiato di oro, simbolo della sua divinità e il manto blu, simbolo dell’umanità.
Ai lati della testa di Cristo è presente il cristogramma “IC-XC”, abbreviazione greca di Iesus-Cristus: Gesù Cristo. La linea posta sopra esso, sta a significare che il monogramma è un nome sacro.

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Nella mano sinistra, Cristo regge aperto il Vangelo di Giovanni che riporta la seguente frase: “Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre”.
La mano destra invece, con pollice e anulare ricurvi fino a toccarsi, è un gesto di benedizione. La posizione delle dita e del pollice simboleggia in cirillico (cristianesimo ortodosso) le lettere del cristogramma: ICXC. Questa disposizione delle mani viene utilizzata ancora oggi dai sacerdoti ortodossi per benedire la comunità.
Abside
Al di sotto della conca absidale è raffigurata la Madonna in trono con il Bambino, circondata dagli arcangeli Michele (sinistra) e Gabriele (destra) mentre ai lati esterni sono raffigurati gli apostoli.
Nell’abside, inoltre, troviamo stagliate su fondo oro e poste frontalmente, delle figure isolate di santi locali e non, è presente anche San Tommaso di Canterbury.
Duomo di Monreale e Curiosità
Per la realizzazione di questi mosaici, si suppone abbiano lavorato più squadre di mosaicisti che hanno diviso le superfici lavorando per sezioni verticali. Le maestranze provenivano dall’Oriente, soprattutto dalla Grecia. I materiali vetrosi venivano prodotti a Palermo mentre per i
materiali naturali si utilizzavano pietre e marmi locali. Il duomo inoltre è nato secondo una leggenda che potete leggere qui.
Vi lascio con una clip della puntata di Sereno Variabile dedicata a Palermo, del 2017 condotta da Giovanni Muciaccia. Fatto?
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