Genova, una delle città più moderne d’Europa. Continuiamo il nostro racconto soffermandoci sulle opere che hanno contribuito a renderla tale e all’architetto, che più di tutti, ne ha avuto il merito. Renzo Piano, l’archistar nato nel capoluogo ligure, non ha firmato solo il Nuovo Ponte sul Polcevera ma ha dato un nuovo volto al cuore pulsante della Repubblica marinara, il porto.
La trasformazione dell’antica area portuale
Nel 1992, in occasione della Celebrazione del Cinquecentenario della scoperta dell’America, si tenne a Genova l’Esposizione Internazionale Specializzata “Cristoforo Colombo, la nave ed il mare”. Fu allora che l’architetto diede vita ad un progetto di riqualificazione dell’antica area portuale, creando un nuovo waterfront e congiungendolo al centro storico. Riuscì nell’intento di ristabilire un contatto con l’acqua, grazie ad una moderna piazza multifunzionale da vivere 365 giorni all’anno. Una vera città nella città, sorta dal recupero di vecchi edifici lungo il porto. Questi ultimi, rifunzionalizzati, ospitano spazi culturali, di divertimento e socializzazione. Ad affiancarli, installazioni nuove e permanenti, diventano sede di musei, ristoranti, cinema, spazi per lo sport e lo shopping. Pur rispettando il carattere del luogo e testimoniando l’archeologia industriale, Piano ha trasformato e dato nuova anima alla città, aperta alla globalizzazione, agli incontri, al futuro e dalla vocazione turistica.
La natura racchiusa in una bolla
Tra le opere caratterizzanti il nuovo Porto, spicca la Biosfera, un globo di vetro e acciaio posizionato su una piattaforma galleggiante. Con un diametro di 20 metri, racchiude all’interno un giardino botanico in cui si alternano rari esemplari di piante tropicali ad animali tipici dell’ecosistema.
Il progetto è reso fattibile grazie alla cooperazione di due sistemi di condizionamento aria. Il primo, artificiale, adoperato nella stagione invernale, sfrutta il calore dell’acqua marina per alimentare una serie di radiatori. Il secondo, costituito da un insieme di vele mobili, che schermano le radiazioni del Sole, seguendo la sua rotazione. In tal modo, viene assicurato il mantenimento del microclima necessario ed una temperatura di 24° in ogni stagione dell’anno. La bolla, rappresentazione simbolica del pianeta, è una perfetta sintesi di tecnologia e natura.
Tra Design e funzionalità
Gli interventi di riqualificazione fanno di Genova una delle città italiane architettonicamente più moderne, sebbene custodisca nel labirinto dei suoi carruggi un passato ricco, che trasuda dalle facciate dei suoi palazzi, dai campanili che svettano sui tetti in ardesia. Renzo Piano ha pensato di offrire a tutti il panorama di questa meravigliosa città, da un’altezza di 40 metri. Cosi, quella che ad una prima occhiata può sembrare una semplice gru, immersa in mare, si rivela un vero esperimento di design, che cela un ascensore panoramico circolare e rotante. Parliamo del Bigo, monumento moderno dotato di bracci rastremati e di diverse dimensioni, ancorato alle fondazioni nell’acqua della darsena.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dell’Acquario di Genova, cliccando qui
Finestra sul mare
Se tutto ciò non dovesse bastare, grandi e piccini potrebbero incantarsi dinanzi ai 94 metri di vetrata del nuovo padiglione dei cetacei. Finestra sulla vita di balene e delfini, è stato aggiunto all’acquario esistente, adiacente ad esso. Costruito dapprima in galleggiamento, è stato trasportato nel cantiere di Voltri per il completamento ed, infine, trainato nella sede attuale. Osservare gli animali e sentirne i suoni è possibile grazie ad un suggestivo percorso, strutturato su due livelli. La prima passerella, posta in quota, permette di godere della visuale da una parete vetrata, apribile, lunga 30 metri. Il secondo tunnel, con forma curva, immerge i visitatori nel mondo subacqueo, regalando scenari emozionanti, che soprattutto i più piccoli faranno fatica a dimenticare.
Genova: tra passato e presente
“Distesa in fondo al suo golfo con la noncurante maestà di una regina, Genova viene, per così dire, incontro al viaggiatore”. La Genova così descritta da Dumas è quella che ha insegnato e ispirato la musica di De André, la città dai sapori decisi, con un popolo nato povero che ha dovuto commerciare via mare, lontano da casa, per arricchirsi. Quella stessa città, oggi, deve molto ad uno dei suoi cittadini più illustri. Piano ha ricongiunto i cocci frantumati dopo il crollo del Ponte Morandi, gli ha donato nuova vita. Ha portato il mare nel cuore di Genova e Genova nel cuore di chi la visita.