Oggi vi parlerò di uno dei più importanti edifici presenti a Ravenna: il Mausoleo di Galla Placidia.
Il Mausoleo di Galla Placidia, scrigno di mosaici a dir poco meravigliosi e famosi in tutto il mondo, venne edificato a metà del V secolo, per ospitare le spoglie dell’imperatrice romana Galla Placidia.
Chi era Galla Placidia?
Galla Placidia nacque attorno al 390 a Costantinopoli, figlia di Teodosio I e della sua seconda moglie Galla, sorella degli imperatori Onorio e Arcadio, questi due, figli dell’imperatore avuti con il primo matrimonio. L’imperatore Onorio trasferì, nel 402 d.C. la capitale dell’Impero Romano d’Occidente da Milano a Ravenna.
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Nel 425 Galla fece costruire a Ravenna un mausoleo con il suo nome, luogo destinato alla sua sepoltura e a quella del fratello e del marito ma, l’imperatrice morì a Roma nel 450 e venne sepolta nel Mausoleo Onoriano accanto alla Basilica di San Pietro in Vaticano.
Oggi però, Galla Placidia viene ricordata soprattutto per il suo celeberrimo mausoleo, uno dei tanti edifici che fece costruire per sua volontà.
Il Mausoleo
È uno degli edifici più antichi di Ravenna con pianta leggermente irregolare a croce latina, percepita però come greca in quanto i quattro bracci sono tutti uguali.
Esternamente si presenta in modo molto semplice e “pulito”, rivestito di mattoni con arcate cieche, ma è al suo interno che esplodono la ricchezza, la lucentezza dei colori e le emozioni.
Lungo 12,40 m e largo 9,81 m, l’interno è illuminato da piccole finestre di alabastro che donano una luce calda e soffusa.
L’interno
La parte inferiore delle pareti interne è rivestita da marmo mentre, se volgiamo lo sguardo verso l’alto, è qui che possiamo ammirare la bellezza dei mosaici, realizzati con paste vitree policrome e dorate.
All’interno, disposti sugli estremi della croce, sotto ad ogni lunetta, vi sono tre sarcofagi di marmo vuoti.
La cupola del mausoleo
La cupola è un cielo blu profondo, decorato al centro con una Croce latina tempestata da smalti dorati. Circondata da 567 stelle auree a otto punte, disposte in giri concentrici di grandezza decrescente verso l’alto, in modo tale da dirigere il nostro sguardo verso la Croce e quindi verso la salvezza. Sui pennacchi vi sono raffigurati, sempre con tessere dorate, i quattro simboli degli Evangelisti: Leone, Toro, Angelo e Aquila.
Le lunette
Nella lunetta centrale vi è raffigurato il martirio di San Lorenzo. Con veste bianca, una barba folta e un libro in mano, si dirige verso la graticola infuocata, simbolo del suo martirio. Sulla sinistra è presente un armadio aperto nel quale sono esposti i quattro vangeli, indicati con le scritte: Marcus, Lucas, Matteus, Ioannes.
Nelle lunette laterali, possiamo osservare stagliati su fondo blu, due cervi che si abbeverano ai lati di uno stagno pieno d’acqua (in quello di sinistra l’acqua è ghiacciata), circondati da numerosi girali vegetali. Nella parte alta vi sono due apostoli, avvolti anche loro da girali vegetali, in questo caso di vite, che si ergono su una pianta di acanto, elemento centrale presente nell’ultimo mosaico di cui vi ho parlato: il mosaico della Basilica di San Clemente a Roma.
In ciascuno dei quattro muri della cupola vi sono rappresentate le figure antitetiche degli apostoli, in adorazione alla Croce. Sono contrapposti a due a due attorno ad un càntaro (Kantharos) al quale si abbeverano due colombe bianche simbolo di salvezza. Su quella sinistra troviamo in vesti bianche, San Pietro e San Paolo e al di sotto le colombe più famose al mondo.
La Lunetta del Buon Pastore
Nella mezza luna situata sulla porta d’ingresso del Mausoleo, vi è raffigurato Cristo come Buon Pastore. Giovane e senza barba è seduto su una roccia mentre è intento ad accarezzare una delle sue sei pecorelle. Con aureola dorata, regge una Croce aurea nella mano sinistra e veste come un imperatore con tunica e mantello dorati. Sulla sinistra, dietro le pecorelle, si intravede il sepolcro di Cristo.
Le volte del Mausoleo
Per non ripetere le stesse stelle della cupola centrale, sulle volte vi sono stagliate su questo profondo cielo blu, delle stelle particolari che richiamano dei fiori: disegni regolari di elementi circolari che terminano con foglie dorate di vite, petali a tre frastagliature, ad imitare, sembra, dei tessuti orientali.
Le volte a botte e gli archi sono riccamente decorati con festoni di fiori, frutta, tralci di vite, cesti d’acanto e simboli geometrici.
Perdetevi ed immergetevi nella bellezza straordinaria di questi mosaici e non ve ne pentirete! Per concludere, vi lascio con parole e video della clip “Il Mausoleo di Galla Placidia” tratto dal programma “Meraviglie” a cura del grande Alberto Angela, buona visione!
Foto di: Chiara D’Alfonso