Allestimenti in modalità virtuale, mostre online, social network… il mondo del design si presenta sotto nuove vesti e diventa accessibile a tutti.
L’emergenza sanitaria mondiale causata dal Covid 19 ha investito ogni settore dell’economia globale. Smart working e telelavoro hanno soppiantato le abitudini quotidiane, radicate ormai nella cultura collettiva.
La digitalizzazione ed internet stesso si sono resi indispensabili per la vita di ognuno di noi. Mai come nell’anno passato, abbiamo probabilmente potuto comprendere appieno il potere della tecnologia.
Dall’ istruzione al lavoro, dagli acquisti di beni di prima necessità o meno, all’intrattenimento, la cultura, lo svago, lo sport… ogni campo l’ha vista protagonista.
Abbiamo imparato a convivere con il virus, non solo adattando le nostre vite alle regole che la sua presenza impone, ma superando i limiti che ne derivano, abbattendo gli ostacoli. Il mondo etereo del web elimina qualsiasi distanziamento fisico, rendendo vicini anche un australiano ed un norvegese.
Ed è stata questa la chiave usata da artisti e designer per fronteggiare l’emergenza Covid. Ai più tradizionali “Salone del mobile”, “Triennale di Milano”, alle mostre di Hangar Bicocca, Palazzo Strozzi, Mudec, sospese per fronteggiare l’emergenza, sono stati preferiti allestimenti in modalità virtuale, esperienze nuove, inesplorate.
L’arte sfogo dell’anima
Tra le mostre interattive, Imagined for uncertain Times merita, senza dubbio, una menzione. “E se ci riunissimo come contemporanei da tutti gli angoli del mondo e usassimo il nostro lavoro come mezzo per facilitare un gruppo di comunità globale, condividere storie, creare e connettersi con il nostro pubblico, insieme?”. Così è nata l’idea di Utharaa Zacharias e Palaash Chaudhary dello studio di design Soft-Geometry.
Una galleria virtuale che palesasse il dolore e condividesse le speranze in un periodo di pandemia globale. Uno show che esplorasse il tema dell’immaginazione illimitata e dell’incertezza, visti con gli occhi di ogni designer aderente all’iniziativa.
Ben 11 studi di design provenienti da 9 Paesi diversi hanno intravisto nel progetto l’opportunità per unirsi, offrire supporto e creare. Creare qualcosa, riempiendo il vuoto generato dall’assenza di mostre. (qui il sito internet dedicato per maggiori informazioni).
Sperimentazione e tecnologia: The Mindcraft Project
Impossibilitato a presentare le novità dei suoi prodotti come ogni anno durante la design week a Milano, lo studio danese Wang & Söderström, lo ha fatto virtualmente. The Mindcraft Project, è il nome della mostra tenutasi online nel 2020. I 10 designer hanno pensato di dar vita, infatti, ad una galleria virtuale, dove mettere a nudo il proprio estro. Artigianato ed arte impregnati di forte creatività, uso di materiali innovativi, sperimentazione, tecnologia fruibili da tutti grazie al web.
Semplicemente con un click, si possono ammirare gratuitamente sculture bronzee che imitano la natura, sedie create con diversi strati di canapa e fibra di micelio, o ancora vasi e tazze in vetro che incarnano la superficie di una montagna. La mostra sarà riproposta, con una nuova edizione, nel marzo 2021. Saranno presentati ancora una volta i lavori di 10 designer danesi, contraddistinti per sperimentazione ed esplorazione.
Arredamento che influenza
Nuovo approdo per il mondo del design è Instagram, il famoso social network che ha ormai rubato la scena ai concorrenti. Se finora ci aveva pensato la moda a sfruttare il social per fini commerciali, ecco che anche il mondo dell’arredamento e del design investe sui volti noti. Collaborazioni e advertising nate per esibire. Pagine con milioni e milioni di follower, gestite da influencer più o meno noti, ma che fanno tendenza. Ed ecco il caso di “Suonarestella”, pensata dall’influencer Paolo Stella, che stravolge l’arredamento della propria casa in un batter di ciglio. I marchi fanno a gara per accaparrarsi un angolo della sua dimora milanese ed acquisire in 15 secondi, il tempo di una Instagram story, migliaia e migliaia di seguaci in più.
“Un esperimento, un nuovo modo di raccontare il mondo del design”. Qualsiasi involucro può diventare spazio espositivo, da postare e pubblicizzare, conferendo visibilità all’arte, all’arredo e sottolineando il lavoro delle maestranze, celato dietro un’opera realizzata. Molti sono gli influencer che sponsorizzano non più solo tisane ed orologi, ma con i loro tour casalinghi e con pagine dedicate, fanno accrescere la curiosità dei follower, avvicinandoli al mondo del design.
PHOTO: FunkyFocus da Pixabay