Arte &CulturaMusica & Spettacolo

IL MONDO DELLO SPETTACOLO: la crisi del Coronavirus

3 Mins read
Foto di Francesco Ungaro da Pexels

«Manifestiamo per ricordare che c’è un problema ed è necessaria più che mai, in questo momento, un’alleanza tra realtà produttive e lavoratori, per una vicinanza sociale, di appartenenza e salvaguardia del settore in cui operiamo, oggi è piegato sulle proprie ginocchia. Ogni sera, in accordo con  gli artisti sul palco e le organizzazioni abbiamo dato lettura di un comunicato al pubblico (Teatro Nazionale, Porto Antico, Palazzo Ducale durante Genova Relhoaled) ricordando a tutti che quei posti vuoti raccontano la crisi sociale che tutti noi, non più un singolo comparto, sta vivendo».

-Manifestazione lavoratori dello spettacolo a Nervi 17 luglio 2020 (fonte genovatoday)

LO SPETTACOLO IN GINOCCHIO

Gli operatori del mondo dello spettacolo stanchi di essere ignorati!

Chi si cela dietro le quinte ha deciso di parlare per i propri diritti. A causa del lock-down si sono ritrovati improvvisamente a dover fare i conti con una crisi e con la fatica, ancor più dilagante, di mantenere il proprio posto di lavoro.

La manifestazione tenutasi il 17 luglio a Nervi, da parte di una delegazione di Emergenza Spettacolo Liguria, è solo una delle tante riprove di quanto il mondo dello spettacolo sia stato messo in ginocchio dalle conseguenze della pandemia del Coronavirus.

QUALI SONO LE CONSEGUENZE PER LO SPETTACOLO?

La pandemia e il successivo lock-down hanno solo incrementato lo stato di crisi in cui riversava il mondo dello spettacolo. Questo, già poco tutelato in precedenza, è stato costretto a chiudere le porte e conseguentemente a bloccare il mantenimento a tantissimi dei suoi lavoratori.

Ad esempio gli operatori degli spettacoli dal vivo, per via della cancellazione delle attività, non hanno potuto ricevere il compenso per l’organizzazione e la realizzazione degli eventi.

Operatori che necessariamente dovevano entrare a contatto con altri colleghi, per svolgere la propria mansione, sono rimasti fermi in casa. Poiché sono in tanti, i lavoratori senza contratto o con poche giornate lavorative registrate, non hanno potuto ricevere sussidi da parte dello Stato.

La confusione e l’instabilità in cui versa il mondo dello spettacolo in questo momento, non fa altro che incrementare l’ansia dei suoi membri.

Membri che vedono il proprio lavoro vacillare e le conseguenze di questa crisi estendersi per un tempo indefinito. Nonostante si stia lentamente ripartendo, per poter rispettare al meglio le norme dei decreti legge, in molti sono stati lasciati indietro, senza certezze future.

I MOVIMENTI DI PROTESTA

A causa delle conseguenze della crisi in tantissimi sono scesi nelle grandi piazze a testimoniare il proprio stato di disagio.

Nel rispetto delle norme indicate dallo Stato, i manifestanti hanno cercato di esprimere il problema, in modo da poter comunicare quanto il loro lavoro sia di vitale importanza per la realizzazione dei prodotti fruiti dal pubblico.

Lo scopo è anche fare scalpore, e portare l’attenzione mediatica sulla questione ed aiutarli ad escogitare una soluzione.

Ad aiutarli a ‘’fare rumore’’ anche i colleghi famosi:

diversi attori, cantati, critici ed altre personalità pubbliche attraverso i propri social media ed interviste li aiutano a spargere la voce, per generare consapevolezza e aiutare chi ha bisogno di essere ascoltato.

UN FENOMENO WORLDWIDE

Il mondo dello spettacolo in crisi, non è solo un problema italiano.

Tutto il mondo artistico internazionale si è dovuto bruscamente arrestare a causa della pandemia e in migliaia hanno perso il lavoro ritrovandosi in stato precario.

Esempio noto è il Cirque du Soleil, che lo scorso 30 giugno è stato costretto a dichiarare bancarotta, e a lasciare a casa i propri membri per risanare le casse dell’azienda e rimborsare i biglietti.

Anche nel caso internazionale, i personaggi di maggiore rilevanza mediatica hanno aiutato a far salire il calibro della notizia.

È nato cosi il movimento social #savethearts.                                              L’hashtag, utilizzato da operatori e personalità dello spettacolo, è usato come descrizione delle foto che ritraggono proprio i lavori messi in ginocchio da restrizioni e crisi.

Riscuotendo così risonanza mediatica e sostegno da parte degli spettatori.

SALVARE LO SPETTACOLO…COME?

Di fondamentale importanza è il sostegno da parte di pubblico e Istituzioni nei confronti dello spettacolo.

Lo scopo è continuare a mantenere attivo il movimento di protesta, di chi in questo particolare momento non può essere lasciato indietro.

Bisogna ricordare che lo spettacolo, in tutte le sue forme,è stato di fondamentale compagnia, specialmente in questo periodo di isolamento.

Ma anche e soprattutto perché da sempre ci ha accompagnati ed emozionati, colorando la nostra vita con la sua multiforme essenza.

Foto di Francesco Ungaro da Pexels

13 posts

About author
Classe '98, Laureata in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, presso l'Università del Salento. Grande Cinefila e Telefilm Addicted sin dalla tenera età, mi piace esplorare le magiche e meravigliose vie dello spettacolo attraverso l'audiovisivo.
Articles
Related posts
Arte &CulturaL' arte del mosaico

Dante Alighieri: il mosaico che ispirò l'Inferno della sua Commedia

3 Mins read
Nel mese di marzo ricorre il Dantedì, una giornata dedicata al “Sommo Poeta” ed istituita nel 2020. Il 25 marzo infatti è il…
AttualitàModaMusica & Spettacolo

New York Fashion Week 2023

3 Mins read
 Mentre l’Italia era anestetizzata dalla kermesse festivaliera Sanremese, dall’altra parte dell’Oceano si è svolta una manifestazione di ben altra caratura e…
Arte &CulturaL' arte del mosaico

Asàroton: come Soso creò un modello "sporco"

2 Mins read
Se vi dicessi che lo sporco e il cibo sul pavimento nel II secolo a.C. diventò un’opera d’arte che viene ripresa ancora…