Arte &CulturaMusica & Spettacolo

ISOLATION: Siamo solamente esseri umani, vittime della follia

4 Mins read
PHOTO: di CDD20 da Pixabay 

Isolamento, paura e difficoltà, queste tre parole centro dei telegiornali negli ultimi mesi, che entrano nelle nostre orecchie e si instaurano nei nostri pensieri. Però sono anche le idee che hanno dato alla luce ben cinquant’anni fa il singolo iconico post Beatles “Isolation” di John Lennon.

LE ORIGINI DI ISOLATION

La ballata composta al piano e scandita da un ritmo lento e cadenzato con tecnicismi armonici, come  il passaggio dalla quinta alla settima, semitono per semitono.

Questi processi produttivi saranno negli anni a venire frutto di grande ispirazione per altri gruppi che si uniranno ai grandi della musica odierna. Non solo dal vivo, ma anche nella versione registrata in studio si possono percepire vividamente dei cambiamenti nella voce di Lennon.

Le modulazioni del timbro andavano a confermare la grande passione e l’espressione delle proprie emozioni che Lennon trasmetteva nel brano.

Chi ascolta prova le sofferenze e la rabbia del cantante, scaturite nel 1970 da una crisi interiore scatenata soprattutto dai rumors malevoli.

IL POTERE DEI TABLOID

I tabloid spesso commentavano con cattiveria e sherno di momenti difficili della vita di Lennon:

  • della separazione di Lennon dal gruppo,
  • della fine della profonda amicizia con McCartney
  • aspre critiche inerenti alla sua relazione con Yōko Ono e di come quest’ultima inficiasse la sua carriera musicale.

L’ultimo ”Isolation’‘ pronunciato è anche l’ultima parola del singolo, che racchiude in sé stesso tutte le angosce di Lennon, trasmettendole allo spettatore, che alla fine della riproduzione dovrà accoglierle anche come proprie.

È quindi un pezzo poetico e intramontabile, che tutt’oggi rappresenta pienamente quelle sensazioni dell’animo umano difficili da spiegare o troppo scomode per essere accettate.

Lennon riesce ancora a scaldare l’anima, lasciando però una traccia malinconica incancellabile.

50 ANNI DOPO

Emozioni quelle del brano, che sono presenti oramai nel quotidiano odierno, che ci fanno riflettere sull’instabilità della vita stessa;

Esempio di come le piccole cose giornaliere possano cambiare all’improvviso e scatenare un senso di crisi. 

Queste le motivazioni che hanno spinto J. Depp e J. Beck a rilasciare, nelle scorse settimane, una nuova versione del singolo. I due hanno di seguito dichiarato che la canzone era registrata in studio già nel 2019, ma che non avevano in principio pensato di pubblicarla così presto.

A causa dell’evolversi dell’emergenza globale e dello sbalzo emotivo delle persone, Depp e Beck, hanno deciso che fosse il momento adatto per far rivivere “Isolation”.

Ascoltando questo pezzo gli spettatori nel loro ‘’isolamento’’ sanno di non essere mai veramente soli.

 IL RUOLO DEL MUSICISTA

Quello del musicista non è solamente uno dei nuovi ed innumerevoli ruoli di Johnny Depp.

Si potrebbe affermare che in realtà il vero e proprio Depp sia il musicista.

Attraverso la musica infatti, egli riesce ad esprime tutte le sofferenze presenti nella sua quotidianità ed i fraintendimenti della sua vita amorosa.

Vita amorosa, che i tabloid tanto amano rigirare a modo proprio, un esempio sono state le accuse di violenza domestica lanciategli dalla sua ex moglie (Amber Heard), che non solo si sono poi rivelate in seguito fasulle, ma raccontavano una scena speculare.

Depp era infatti, per quanto emerge dalle dichiarazioni fatte in sede processuale dalla stessa Heard a da alcune registrazioni rinvenute durante le indagini, vittima della mente “insana” dell’ex moglie.

Faceva strano immaginarsi Depp nei panni del marito violento, è infatti consuetudine riscontrare nella società scetticismo nei confronti di uomini che subiscono violenza fisica e psicologica da parte di una donna.

L’attore dopo la chiacchieratissima vicenda ha preferito riversare rabbia e dolore nella musica, facendolo ci ha regalato una nuova versione di “Isolation” di John Lennon, un pezzo strepitoso e senza tempo.

Non bisogna dimenticare infatti, che nonostante  ci sembri poco familiare, il Depp musicista ha in realtà una ricca carriera alle spalle.

Le varie collaborazioni con artisti del calibro di:

  • Oasis, Flea ed Haynes;
  • La fondazione dei più recenti Hollywood Vampires al fianco del grottesco e magnetico Alice Cooper – già incontrato sul set di “Dark Shadow” di Tim Burton – e di Joe Perry (celebre chitarrista e co-fondatore dei più noti  Aerosmith);
  • La sua singolare interpretazione alla chitarra acustica  nella colonna sonora di “C’era una volta in Messico” di Robert Rodriguez.

Questo attualissimo album di cover a cui lavora con Jeff Beck è un altro esempio del suo amore per la musica e della sua poliedrica competenza artistica.

LA LEGGENDA DEL ROCK

Jeff Beck, invece, è oramai una delle leggende che costellano il rock britannico.

Una carriera di oltre mezzo secolo e la certezza di essere uno dei migliori chitarristi mai esistiti.

Dopo gli Yardbirds negli anni Sessanta, fonda la Jeff Beck Band con Stewart e Wood. Il gruppo e i loro album sono vagliati come precursori del metal.

La carriera solistica arriva invece dal ‘75 con l’album “Blow By Blow”, eccezionale esempio di un solo strumentale divenuto disco di platino e amato da pubblico e critica, che lo ha consacrato tra i grandi del rock mondiale.

ISOLATION DEPP-BECK

I due musicisti riescono quindi a fare un lavoro per pochi, prendere un pezzo ”sacro” della musica come “Isolation” di John Lennon, rivisitandolo e attualizzandolo più di quanto non sia già il pezzo originale, senza cadere in quegli schematismi aridi e grezzi di molti pezzi odierni.

Non è più una ballata, o meglio, non è solamente una ballata, si tinge in chiave moderna.

Possiede, soprattutto nel ritornello, gli elementi tipici del rock, come la grinta e la potenza armonica, che tanto si discostano dall’originale, pur preservando lo stampo Lennon.

Impronta incancellabile, che conferisce quella malinconia indispensabile per la composizione di questo singolo meraviglioso.

La canzone scorre facilmente, non risulta noiosa o troppo elaborata ed è apprezzata tanto sia dal pubblico che dai critici.

È chiaramente un lavoro pensato e fatto bene, ci sono ancora le emozioni che l’hanno fondata, soprattutto da parte di Depp.

Infatti, è percepibile anche nell’animo dell’ascoltatore la sofferenza e la malinconia che hanno caratterizzato la sua sfera personale negli ultimi anni.

È un canto liberatorio, dona voce alle emozioni negative che abitano i cuori e le menti, e che devono essere espresse per volare libere nell’aria, proprio come le note di una canzone, che scorrono nella voce, negli strumenti e nell’anima e che svaniscono nel vento della temporaneità.

PHOTO: di CDD20 da Pixabay 

13 posts

About author
Classe '98, Laureata in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, presso l'Università del Salento. Grande Cinefila e Telefilm Addicted sin dalla tenera età, mi piace esplorare le magiche e meravigliose vie dello spettacolo attraverso l'audiovisivo.
Articles
Related posts
Arte &CulturaL' arte del mosaico

Dante Alighieri: il mosaico che ispirò l'Inferno della sua Commedia

3 Mins read
Nel mese di marzo ricorre il Dantedì, una giornata dedicata al “Sommo Poeta” ed istituita nel 2020. Il 25 marzo infatti è il…
AttualitàModaMusica & Spettacolo

New York Fashion Week 2023

3 Mins read
 Mentre l’Italia era anestetizzata dalla kermesse festivaliera Sanremese, dall’altra parte dell’Oceano si è svolta una manifestazione di ben altra caratura e…
Arte &CulturaL' arte del mosaico

Asàroton: come Soso creò un modello "sporco"

2 Mins read
Se vi dicessi che lo sporco e il cibo sul pavimento nel II secolo a.C. diventò un’opera d’arte che viene ripresa ancora…