Oggi è il Lasagna Day! Un giorno perfetto per celebrare uno dei piatti storici della cucina italiana: la Lasagna.
Oggi 29 Luglio, è il Lasagna Day. Un giorno dedicato al piatto protagonista da sempre del pranzo della Domenica, delle feste, della famiglia. Un piatto italiano che ha origini antichissime e che continua ancora oggi- nonostante le numerosi combinazioni e rivisitazioni- ad essere il preferito da milioni di italiani e non solo.
La lasagna è sicuramente uno dei primi piatti maggiormente conosciuti e apprezzati anche all’estero, sono infatti numerosi gli stranieri rimasti stregati dalla bontà di tale pietanza.
In occasione dunque del Lasagna Day, vedremo come, quando e dove sono comparse le prime forme e come si sono evolute nel corso del tempo.
DOVE NASCE LA LASAGNA?
Rispondere a questa domanda spesso può risultare difficile. Nel corso del tempo la preparazione della lasagna ha assunto connotati diversi di regione in regione, spingendo dunque diverse regioni a reclamarne la paternità.
Le prime tracce della presenza delle lasagne, con annessa ricetta per la preparazione, si hanno già durante il regno di Federico II, nel 1250. In età romana, a partire dal 30 d.C troviamo nell’opera del gastronomo e cuoco romano Marco Gavio Apicio “De re coquinaria“(L’arte culinaria) un chiaro riferimento alla preparazione delle stesse.
Nella ricetta Apicio spiega come creare sostanzialmente un pasticcio formato da carne e pasta, un piatto ben lontano dall’idea attuale di lasagna. In questa fase infatti dopo la cotture delle carni, esse venivano unite all’impasto e riposte in una pentola, dove poi si sarebbe proceduto ad alternare le sottili sfoglie di pasta cruda (non precotta) . Il tutto veniva poi ricoperto con una sfoglia di pasta, condite con sale e pepe e cotte al forno o sul fuoco.
Da ROMA a NAPOLI
Alla fase romana, segue un diffondersi generale anche nel resto d’Italia. Il concetto di lasagna inizia a comparire anche nei ricettari delle cucine delle principali corti d’Italia. Le prime vere testimonianze si hanno nella corte angioina di Napoli.
Sono due i ricettari in questione: l’Anonimo Meridionale ed il Liber de Coquina in cui l’autore alla voce lasagne afferma: “per fare lasagne, prendi della pasta fermentata e fanne una sfoglia sottile più che puoi. Successivamente dividila in parti di forma quadrata e della larghezza di tre dita. Poi, prendi dall’acqua bollente salata e metti a cuocere le lasagne indicate. E quando saranno cotte prendi (versa) del formaggio grattugiato”.
Si tratta dunque di una versione di lasagne, in cui la pasta viene prima bollita e poi condita, seguendo la tecnica tradizionale con del formaggio grattugiato.
Sempre a Napoli, compare nel 1881 nel Il Principe dei Cuochi o La vera cucina napoletana, la ricetta che pian piano inizia ad avvicinarsi a quella attuale, ovvero per la prima volta si allude alla presenza della salsa di pomodoro nel processo di preparazione delle lasagne.
In Emilia Romagna, la lasagna inizia a circolare durante il periodo rinascimentale, in concomitanza con la nascita e la diffusione della pasta all’uovo. Al tradizionale impasto fatto di sola acqua e farina di grano tenero, inizia ad essere aggiunto l‘uovo, per dare una maggiore consistenza all’impasto.
LA LASAGNA OGGI
In base dunque alla provenienza geografica, esistono principalmente due categorie di lasagne: le lasagne della tradizione emiliana e le lasagne napoletane.
Lasagne verdi alla bolognese
Depositata nel 2003 presso la Camera di Commercio di Bologna dalla delegazione di Bologna-San Luca, la ricetta bolognese prevede l’aggiunta nella pasta di spinaci (da qui la denominazione di lasagne verdi) e di ragù, besciamella e parmigiano grattugiato all’interno.
Le lasagne a Napoli
Protagoniste indiscusse dei pranzi di Carnevale, le lasagne partenopee si differenziano per la presenza nel ragù di piccole polpettine fritte di carne macinata. Contribuiscono a completare la ricetta la provola, la ricotta, le uova sode e il formaggio grattugiato.
Un piatto particolarmente apprezzato in passato anche dal Re Ferdinando II, ribattezzato con il nomignolo di “Re Lasagna”.
Esistono dunque oggi, oltre alle storiche due versioni di lasagne, numerose rivisitazioni provenienti dalla diverse regioni d’Italia. Nelle Marche possiamo trovare i vincisgrassi, un primo piatto tipico della cucina marchigiana, preparato con rigaglie di pollo o carne mista tritata e spezie. In Veneto trovare invece la variante con il radicchio rosso di Treviso, utilizzato in sostituzione del classico ragù di carne.
Dopo aver scoperto dunque l’origine delle lasagne, non resta altro, nel giorno della loro festa, che iniziare a prepararle! Per onorare al meglio il LASAGNA DAY.
Foto copertina di nata_vkusidey da Canva.com