Con “L’Origine du monde” (titolo del quadro scelto come immagine in evidenza), G. Courbet (1819-1877), pittore francese esponente del movimento realista, ribalta i canoni artistici del suo tempo, rappresentando un particolare di una donna.
Ad essere ritratto, con ragguardevole precisione anatomica, è l’organo genitale esterno femminile, l’organo simbolo della riproduzione, in definitiva della vita.
La diverstità biologica della donna
La donna ha sempre rivestito un ruolo imprescindibile ed indispensabile nel tessuto biologico.
E, nell’ambito della Biologia, particolari strutture anatomiche (utero, mammella), formate e riadattate dall’incessante processo evolutivo, hanno reso il genere femminile maggiormente predisposto al mantenimento della vita.
Tutto ciò comporta necessariamente un investimento energetico considerevole.
L’inizio della vita: la fecondazione
Al momento dell’ovulazione, un oocita (gamete femminile) viene espulso dall’ovaio e può essere catturato dalle fimbrie, situate al termine della tuba uterina.Lo spermatozoo (gamete maschile), in seguito all’eiaculazione, entra nel canale vaginale, lo risale ed attraversa l’utero, portandosi presso l’ampolla tubarica, dove si viene a trovare l’oocita.
Nell’ampolla tubarica avviene l’incontro tra i due gameti: il nucleo dello spermatozoo si andrà a fondere con il nucleo dell’oocita e da questa fusione (fecondazione) si otterrà lo zigote.
Lo zigote avvierà vari processi di divisone cellulare (segmentazione) percorrendo la tuba di Falloppio e, intorno al decimo giorno dalla fecondazione, si andrà ad annidare nella mucosa uterina (endometrio), dove inizierà lo sviluppo embrionale.
Sono i nutrienti contenuti nell’oocita che forniscono l’energia necessaria per far dividere e sopravvivere lo zigote dopo la fecondazione, prima che esso si impianti nell’endometrio.
L’oocita, inoltre, trasferisce allo zigote i mitocondri e il DNA in essi contenuto.
I mitocondri
I mitocondri sono organi cellulari deputati alla produzione di energia.
Hanno varie forme (ovalare, tubulare) e sono costituiti da un sistema di doppie membrane, separate da un piccolo spazio:
- membrana mitocondriale esterna;
- membrana mitocondriale interna, che si solleva e si invagina in creste, circoscrivendo uno spazio in cui vi è la matrice mitocondriale.
La matrice mitocondriale contiene mtDNA, cioè il DNA proprio del mitocondrio che si trasmette esclusivamente per via materna.
L’mtDNA possiede geni che codificano per enzimi coinvolti nella fosforilazione ossidativa, un processo necessario per la produzione di energia.
IgG
Le immunoglobuline di classe G, sono la classe di anticorpi maggiormente presente nel plasma di un individuo adulto. Ricoprono diverse funzioni, ad esempio:
- neutralizzano i microbi, responsabili di infezioni patogene;
- favoriscono la fagocitosi, cioè il processo di cattura e di distruzione di un agente patogeno;
Nel corso della gravidanza, la madre trasmette al feto le proprie IgG, che sono in grado di attraversate la placenta. Ciò contribuisce a conferire al neonato una certa immunità durante i primi 3-4 mesi di vita.
Allattamento
Il latte materno costituisce la fonte principale di nutrimento per il neonato.
Tra le varie componenti, il latte materno contiene grassi, proteine (lattoferrina, caseina…), anticorpi (IgA, IgG), fattori di crescita, carboidrati, minerali (calcio, fosforo, sodio, potassio, cloro).
È prodotto, già durante le prime fasi della gravidanza, da strutture ghiandolari contenute nella mammella.
Anatomia della mammellaLa mammella è un organo ghiandolare pari e simmetrico, posto nella regione anteriore del torace.
Si estende tra la terza e settima costa e poggia su due muscoli:
La mammella è formata da una complessa rete di 15-20 lobi, costituiti a loro volta da strutture a forma di sacchetti: i lobuli.
La rete lobulare è circondata da tessuto adiposo ed è separata da esso mediante dei setti fibrosi: i legamenti sospensori di Cooper, che hanno anche funzione di sostegno del capezzolo e del tessuto ghiandolare.
I lobuli hanno la funzione di produrre il latte, che, passando attraverso i dotti galattofori, giunge in prossimità del capezzolo.
Il capezzolo è circondato da una struttura di forma circolare, detta areola.
La suzione
Le strutture ghiandolari, il capezzolo e l’areola sono dotate di cellule muscolari lisce, che ne permettono la contrazione: ciò comporta un agevole deflusso di latte durante la suzione.
Una lattazione fisiologica deriva da un equilibro che si instaura tra la madre e il neonato: la suzione della mammella da parte del neonato aumenta la secrezione dell’ormone ipofisario prolattina da parte della madre e la prolattina stimola la secrezione del latte.
L’importanza della donna
Risulta, quindi, essenziale l’importanza che la donna ha da sempre ricoperto nell’evoluzione.
Vi è un’armonia innata, insita nel funzionamento della vita, che è resa possibile proprio in virtù di una diversità biologia.
Ma questa diversità strettamente biologica deve essere vista come una necessità evolutiva, rapportata al principio di cooperazione che muove la vita stessa.
“Le donne devono sempre ricordarsi chi sono, e di cosa sono capaci. (…) ” -V. Woolf.
Photo: Immagine copertina: wikipedia Gustave Courbet, Public domain, via Wikimedia Commons