Architettura & Design

Ripartiamo dall’Italia. Scopriamola insieme

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Ripartiamo dall’Italia. Scopriamola insieme

Ripartiamo dall’Italia. Scegliamo il nostro Paese, non appena il nemico invisibile, che stiamo combattendo, sarà stato sconfitto. Quando riacquisteremo ciò che più ci ha negato, la libertà, non voliamo lontani. Riscopriamo i suoi infiniti paesaggi, inebriamoci dei profumi, facciamoci abbagliare dai colori, stupiamoci dinanzi a quel patrimonio artistico che il mondo ci invidia. Dai siti e alle testimonianze delle civiltà antiche, alle città d’arte, espressione del genio della nostra nazione.

Gustiamo i sapori, che narrano tradizioni tramandate di generazione in generazione, di semplici gesti tramutati in riti, di legende e miti, di danze e canti, di sagre e feste popolari, palii e cortei, sfilate e serenate. Apprezziamo la cucina più imitata al mondo, dai tortellini emiliani alla pasta al pesto, dai bigoli alla lasagna, dalla parmigiana alla polenta, dallo strudel ai cannoli. Apriamo le nostre menti e si, anche il nostro stomaco, ad un’Italia bella perché varia.

Ascoltiamo il respiro di un luogo, il suo spirito e ammiriamone la sua storia. L’Italia custodisce gran parte del patrimonio culturale mondiale, eredità di un passato millenario di cui beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future; le nostre radici hanno plasmato modi di vivere e pensare, la cultura.

Da qui l’idea di viaggiare virtualmente, di settimana in settimana, nella nostra penisola, valorizzandone le ricchezze architettoniche, dalle più antiche alle più contemporanee. La attraverseremo da nord a sud, talvolta lungo i suoi 7914 chilometri di costa, bagnandoci idealmente nelle sue acque cristalline. Talvolta, ci spingeremo nell’entroterra, scovando i piccoli borghi, cittadine fortificate dal fascino antico, ma anche grandi architetture che meritano di essere conosciute e, ora indirettamente, presto da vicino.

Sì, perché nulla è impregnato e impregna più dell’architettura, assorbe e trasmette. Mostra le epoche e quelli che le hanno attraversate, ha scritto la loro storia, ha dato i loro nomi. L’architettura asseconda il genius loci, l’identità di un luogo e lo interpreta per creare. Testimonia la grandezza di un popolo e, sotto forma di rovina, custodisce il tempo. “Quando un’architettura diviene tale e l’uso si esaurisce, ritorna ad essere percepibile la meraviglia del suo inizio”, questo affermava l’architetto Louis Khan. Essa lega indissolubilmente passato e futuro, visibile ed invisibile, sogno e realtà. L’architettura è rivelatrice: svela geografie, colori, vegetazioni, materiali, qualità della luce, configurazioni del terreno. Deve fare i conti con vento, acqua, neve, sole, servendosi e piegando la natura ai suoi bisogni; e allora l’acqua mitiga, gli alberi ombreggiano, i sassi drenano…

Eppure, allo stesso tempo, pone l’uomo in contatto diretto con essa, permettendogli di ammirare un panorama dalla finestra della sua cucina. Mentre lava la verdura colta poco prima, di annusare il profumo dei gerani piantati in giardino, di sentire il calore del sole che, con i suoi raggi, illumina e scalda la stanza. Un architetto ha un grande potere, può dar vita ad oasi di pace per nomadi stanchi, può connettere mondi lontani e trasportare sensazioni ed esperienze, tracciando linee. Trasforma l’esistente e coglie nelle imperfezioni opportunità per mettersi in gioco, sperimentando nuove idee o attingendo da soluzioni pregresse.

Quando passeggeremo per le vie delle nostre città, guardiamoci intorno e ricordiamoci che l’architettura che ci circonda è figlia di un lungo processo di ricerca e analisi, di scelte ottemperate e previsioni future. Ma, soprattutto, lasciamoci guidare dalla voglia di scoperta, dalla curiosità e viaggiamo. Come diceva il grande scrittore cileno scomparso pochi giorni fa, Luis Sepulveda: “viaggiare è camminare verso l’orizzonte, incontrare l’altro, conoscere, scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino.”

Photo: Joshua Woroniecki da Pixabay

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About author
Sara De Carlo Classe 1993. Laureata in Architettura presso l'Università degli Studi di Ferrara nel 2018 e frequentante il master di Interior Design presso Nad Nuova Accademia del Design, a Verona. Appassionata di arte, ama leggere e viaggiare e non perde nemmeno un gran premio di F1.
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