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SOUL: il cartone sul senso della vita

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PHOTO: di CDD20 da Pixabay 

Soul è il nuovo prodotto dalla Pixar e distribuito dalla Disney sulla piattaforma online Disney+. Film di animazione per tutta la famiglia, ma anche un grande esempio di riflessione sul senso della vita. Con la sua ironia e versatilità questo film analizza la complessità dell’animo umano.

LA CREAZIONE

L’ ideatore principale e regista di Soul è Peter Docter, direttore creativo della Pixar, e creatore di altre note pellicole come: Toy Story , Monsters & Co., Up ed Inside Out.
E’ affiancato da Kemp Powers e Mike Jones nella stesura del soggetto e della sceneggiatura .

Come affermato dallo stesso Docter era difficile andare oltre l’enorme successo della sua ultima pellicola e che non era sua intenzione fare un lavoro superficiale.

Il colpo di genio è subentrato quando a causa della pandemia il mondo della produzione si è fermato e lui e i suoi collaboratori si sono ritrovati in casa in preda ai propri pensieri. Proprio il periodo di forte analisi sulla propria vita e sulla fragilità di essa ha portato il creatore a sviluppare Soul.

Il film è anche pieno di citazioni al mondo dell’arte, a partire dai diversi stili di disegno adottati sino alla citazione delle grandi esposizioni. L’arte contemporanea fa da padrona nello stile visivo e ispira le anime proprio come ha fatto per i grandi artisti.

INTRECCIO DI ANIME

La trama è abbastanza semplice, ma nonostante questo il significato del film non perde la sua componente di profonda analisi interiore.

Il protagonista è Joe Garner, insegnante di musica delle scuole medie. Joe ha il sogno di diventare un pianista Jazz famoso che nel momento di svolta perde tutto. Dovrà ritornare sulla terra per compiere quello che per lui è il suo scopo nella vita. Lo farà con  l’aiuto di un’anima non ancora nata, 22.

Le anime di Joe e 22 si legheranno in una profonda amicizia spirituale e cambieranno le prospettive reciproche che entrambi avevano nei riguardi delle loro esistenze.

Le avventure dei due sono affiancate da personaggi particolari che li aiuteranno nel percorso di autoanalisi. Tutto mentre cercano di sfuggire in tutti i modi all’occhio astuto di Terry, contabile delle anime, che farà di tutto per riportare i fuggiaschi nell’ Oltremondo.

IL CAST DI SOUL

Il cast di Soul è variopinto e ben calibrato.

In lingua italiana i due protagonisti principali sono doppiati da Neri Marcore -Joe- e da Paola Cortellesi – 22-. Entrambi riescono a caratterizzare ancora di più i personaggi, adattandosi perfettamente alle loro personalità.

I doppiatori originali, tra i principali, vantano nomi di spessore nel campo dello spettacolo:

  • Jamie Foxx è Joe Garner/Mr. Muffola, (il primo protagonista afroamericano delle pellicole Pixar). Il protagonista, con una passione e grande talento per la musica jazz, vuole il successo come musicista.                                                                                A volte è arrogante, non riesce a spingersi più in là di se stesso, ma con l’aiuto dei suoi amici e con il vero studio di sé riuscirà a guardare oltre se stesso.
  • Tina Fey è 22/Joe Garner, la coprotagonista, anima non ancora nata che si rifiuta di trovare la scintilla che le permetterebbe l’accesso sulla terra. La sua spiccata intelligenza e ironia sono principalmente frutto della mente di Tina Fey, che ha spesso improvvisato e caratterizzato il personaggio.
  • Phylicia Rashad è Libba Gardner, madre di Joe, non è molto entusiasta della prospettiva di vita del figlio. Il suo atteggiamento di disapprovazione spesso ne limita il rapporto con Joe.
  • Graham Norton è Spartivento, un umano in grado di entrare “nella zona” mediante la meditazione, estraniando la sua anima. Aiuterà i suoi nuovi amici a comprendere meglio la situazione. Il suo personaggio è poi importante per le anime perse del film, aiutandole a ritrovare il proprio corpo.
  • Angela Bassett è Dorothea Williams, famosa sassofonista jazz, ingaggia Joe il giorno in cui la sua vita cambia drasticamente.
  • Rachel House è Terry, il contabile delle anime che, per far tornare i conti i regola, si da all’inseguimento di Joe e 22. Terry è la condensazione di tutti i campi dell’universo. Spesso pecca per il suo essere troppo piena di sé, per via della sua spiccata competenza.
  • Richard Ayoade è i Jerry. Sono i consulenti dell’ispirazione delle anime dell’Antemondo. Uno di loro, Jerry 1, associa involontariamente Joe a 22 nella speranza che aiuti l’anima dell’ Antemondo ad acquisire il pass per la Terra. Come Terry, sono la condensazione di tutti i campi dell’universo e assumono una forma stilizzata per aiutare il limitato pensiero umano alla comprensione.

Questi personaggi a loro modo aiutano lo spettatore a comprendere diversi aspetti della vita che caratterizzano e modificano gli aspetti dell’esistenza umana.

Terry e i Jerry fanno comprendere che, nonostante il pensiero dell’uomo sia ampio, comunque esso non è altro che un elemento finito e che non può andare oltre la comprensione del cosmo, non è in grado di coglierla.

Sono rappresentati come umanoidi stilizzati, proprio perché l’uomo ha bisogno di aggrapparsi a ciò che riconosce come familiare. Gli animatori, con la loro rappresentazione, riprendono e citano gli artisti visionari della Line art.

L’arroganza e il dare per scontato di Joe fanno comprendere, come molto spesso si è ciechi alle gioie quotidiane che la vita dona ogni giorno. La sensibilità di 22 invece dimostra quanto sia sempre possibile riscoprire questi piccoli momenti.

SOUL E’ MUSICA!

La scelta di utilizzare la musica Jazz come base musicale è stata consequenziale. La musica, già di per sé arte impegna l’anima, accompagna il tema principale del film sulla comprensione dell’esistenza.

In quanto figlia di un determinato background storico, la scelta degli autori di optare per un protagonista afroamericano è stata dettata dal legame profondo che lega la cultura afroamericana con quella del jazz.

In particolare la musica Jazz dona e da vigore ai temi di improvvisazione e flusso.

L’improvvisazione e il conseguente “seguire il flusso” sono gli elementi che più contraddistinguono un musicista jazz. Essi sono musica, passione e talento che “trasportano l’anima” nel flusso estraniandola dal corpo. Questo tema dell’estraneazione è proprio uno di quelli di Soul. I protagonisti parlano di entrare “nella zona”, di essere un tutt’uno con l’elemento che più contraddistingue un’anima.

La musica di Soul è quindi il terzo grande protagonista della pellicola e trasporta e coinvolge lo spettatore per la sua polivalenza. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico della musica del film, il lavoro è stato affidato alla Jon Batiste, che ha curato specialmente le tracce di musica Jazz di New York. 

Batiste ha anche collaborato per il singolo conclusivo del film con la cantante Celeste. Hanno reinciso il brano “It’s all right” di Curtis Mayfield e dei The Impressions, pubblicato successivamente anche come singolo. 

Per le tracce di musica elettronica, che caratterizzano le scene dell’ante e dell’ oltremondo, la produzione si è rivolta ai due musicisti Trent Reznor e Atticus Ross. Si sono focalizzati sulla caratteristica dell’Antemondo di qualcosa al di fuori del pensiero terrestre.

TUTTE LE ANIME HANNO PAURA

Il tema principale dell’analisi della propria vita, che da vita e caratterizza Soul, si lega inevitabilmente con gli altri temi cardine attuali.

In Soul il tema dell’ansia e delle angosce che affliggono la sensibilità umana è ben sviluppata e si ricollega al personaggio di 22. L’anima non ancora nata è quella che meglio esprime le paure insite dell’uomo del non essere abbastanza per se stessi e per gli altri. Esprime l’ansia del non voler vivere per evitare le conseguenti sensazioni di ciò che potrebbe scaturire.

“Sono incline all’ansia […] ma ho una sorta di senso di sindrome dell’impostore, delle volte non mi sento abbastanza bravo. E il viaggio di Soul parla anche di questo. Un’anima che deve ancora nascere che ha paura di vivere, perché se dovesse fallire? […] Ma il messaggio è che non si è bravi solo se si raggiunge un obiettivo, se si arriva più in alto. Siamo tutti degni e abbiamo tutti l’opportunità di vivere davvero una grande vita”

                                                                                        – parole dei creatori della pellicola (fonte ilmessaggero.it)

La sensibilità e la purezza di 22 nel cercare di reprimere le sue angosce la umanizzano ancora di più. Dimostrano allo spettatore come la paura sia in realtà la vera ragione per il quale spesso non ci si esprime veramente.

Soul ci fa capire anche che spesso le cose che ci caratterizzano e ci rendono unici, come ad esempio passioni e talenti, ci permettono di rientrare nella cosiddetta “zona”, ma possono sfuggire al controllo.

Docter stesso afferma: “Io ci sono stato sicuramente: mi ricordo che quando facevo l’animatore mi sedevo a disegnare al computer ed ero così preso che, quando staccavo, erano passate quattro ore ma era come se fosse stato un attimo.

L’ossessivo accanimento degli uomini può ritorcersi contro essi stessiIn Soul le anime che sono tanto ossessionate da qualcosa degenerano, trasformandosi in anime perdute, scollegate dal corpo.

L’ossessione e la continua e ansiogena ricerca della perfezione non permettono di apprezzare la vita e i suoi doni, “scollegando”, o meglio estraniando l’anima dal corpo

IL MESSAGGIO DI SOUL

Soul è quindi non solo un film.

E’ anche una guida animata e fruibile a tutti, che spinge e aiuta lo spettatore a domandarsi, specialmente in questo periodo, su quali siano veramente gli elementi importanti della propria vita. 

“[…] Quanto perdiamo di vista le piccole cose importanti della vita? Non c’è un momento migliore di quello che stiamo vivendo per capire l’importanza delle piccole cose“.

– parole di Bobby Podesta, animator supervisor di Soul

Il film spinge a pensare veramente a ciò che si è e a come poter continuare ad essere e ad esprimere se stessi senza ricadere nell’arroganza. Risulta uno sguardo esterno a ciò che ci viene offerto tutti i giorni, le piccole cose di cui parlano i poeti e che caratterizzano gli aspetti della vita più di qualsiasi altra cosa. 

Lo spettatore è portato a cercare di guardarsi da altri punti di vista e comprendere le piccole cose che rendono la vita bizzarra e meravigliosa.

Risveglia la “scintilla” che ci permette di vivere ogni giorno e ci rende unici e particolari ognuno a modo proprio.

PHOTO: di CDD20 da Pixabay 

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Classe '98, Laureata in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, presso l'Università del Salento. Grande Cinefila e Telefilm Addicted sin dalla tenera età, mi piace esplorare le magiche e meravigliose vie dello spettacolo attraverso l'audiovisivo.
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