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THE CROWN 4: Il peso della Corona tra tormenti e oppressioni

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Foto di Roméo da Pexels

La tanto attesa quarta stagione di The Crown è finalmente tornata ed è più sfavillante e polemica che mai, con il racconto di alcuni degli anni più catartici per la corona inglese!

IL RITORNO DELLA CORONA

Per chi avesse bisogno di una veloce rispolveratina, The Crown è una serie tv britannica e statunitense prodotta dalla Sony Pictures per la ben nota piattaforma streaming Netflix.

Le vicende narrate, in taglio drammatico e con una grande accuratezza storica, sono quelle della famiglia reale inglese e della sua protagonista indiscussa Elisabetta II. Una serie Acclamatissima da critica e pubblico, un pochino meno dai suoi protagonisti nella vita reale!

I complimenti vanno alla grande accuratezza storica e all’attenzione soprattutto nelle ultime due stagioni ad alcuni dei momenti catartici che hanno caratterizzato la storia inglese e l’opinione pubblica mondiale del secondo ‘900.

NEGLI EPISODI PRECEDENTI

Per  affrontare la visione della quarta stagione è lecito fare un passo indietro e ricordare ciò che è avvenuto negli episodi precedenti!

Nelle prime due stagioni a mettersi nei panni della regina Elisabetta II è stata la meravigliosa Claire Foy, acclamata per la sua performance e vincitrice di un meritatissimo Golden Globe e di un Emmy Awards.

Porta sullo schermo i primi 25 anni di regno della regina, dalla sua ascesa nel 1947 fino allo scandalo profumo del 1964.

Il cast si ritrova all’altezza delle parti e nelle stagioni successive non è da meno.
Accompagnata da un principe Filippo, Matt Smith e Vanessa Kirby nel ruolo della principessa Margaret.

La terza e la quarta stagione vedono come nuovo protagonista per la regina Elisabetta II la premiata agli oscar Olivia Colman, Tobias Menzies nel ruolo del principe consorte ed Helena Bonham Carter nel ruolo della principessa Margaret.

Entrano in scena per la prima volta da adulti il principe Carlo, interpretato dall’attore Josh O’Connor, la principessa Anna dall’attrice Erin Doherty e Camilla Shand interpretata da Emerald Fennell. Le vicende della terza serie sono quelle relative al periodo che va dal 1964 al 1977.

IL PESO DELLA CORONA

La quarta stagione parte con il botto!

Viene finalmente introdotto il personaggio che sotto sotto stavano aspettando tutti:Lady Diana Spencer. La storia si svolge nell’arco temporale tra il 1977 e il 1990, periodo nel quale un’altra donna segnava la storia, Margaret Thatcher.

Questa stagione, rispetto alle altre, ha un taglio più crudo e anche un po’ satirico.
Gli intrighi di corte vengono esposti nella loro accezione più maliziosa e i sacrifici in nome della corona vengono giustificati dal senso della corona stessa.

Le altre tre stagioni, nel loro narrare la vicenda, avevano insito, un ché di riverenza, soprattutto nei confronti della regina e di ciò che essa rappresenta. La quarta stagione, mantiene questo elemento, ma nel suo narrare i sacrifici fatti sembra allo stesso tempo criticarne lo scopo.

Il peso della corona incombe irreversibilmente su chiunque ne graviti intorno, a costo della propria sanità fisica e mentale.

Importante è anche in questa serie la presentazione della politica adottata dal primo ministro Margaret Thatcher e dalla sua incredibile persona, che spesso e volentieri si è messa in contrasto con tutti gli altri e che ha lasciato nella storia un marchio indelebile.

Anche la Thatcher per via della necessaria vicinanza alla corona dovrà ponderare le scelte e le impressioni.

LA BULIMIA DI LADY DIANA

Uno degli aspetti analizzati è anche il problema della principessa Diana con la bulimia, conseguenza dei suoi problemi psicologici ed emotivi, alimentati dalla quasi completa assenza di amore del principe Carlo nei suoi confronti.

L’essere respinta o mal giudicata dai membri della sua stessa “famiglia” le sono stati fatali, e anche se la serie tv chiaramente non incolpa la vera famiglia reale del suo triste epilogo, comunque ne fa pesare parte della colpa.

La figura di Diana è per la corona, una ventata di freschezza e allo stesso tempo una cicatrice indelebile sulla facciata di perfezione della famiglia reale.
La sua profonda emotività e la fragile sensibilità erano gli elementi che costituivano l’amore che dava e riceveva dal pubblico.

La spontaneità era la sua arma più potente, ma allo stesso tempo una minaccia per la corona, bisognosa di rigore e serietà maniacale. Doveva essere perfetta e umana, ma le due cose non sussistono.

LA STAGIONE DELLE GRANDI DONNE

La quarta stagione si compone principalmente su tre grandi donne:

  • La Regina Elisabetta II, in questa fase della sua vita deve fronteggiare i cambiamenti socio-economici più duri del Regno Unito, da dopo la WWII, gestire gli innumerevoli scandali di corte, di cui i tabloid si cibavano. Il tutto dovendo sempre rimanere composta e imparziale, anche se in qualche episodio le sarà difficile farlo.

La Colman riesce a far trasparire perfettamente questo senso di austerità, che la regina assume.
La corona deve rimanere al di sopra di tutto.

Ma allo stesso tempo l’attrice è in grado di non cadere nella sterilità emotiva, anche se spesso nella serie Elisabetta II sembra quasi incapace di comprendere i problemi e le emozioni di coloro che le sono intorno.

  • Margaret Thatcher, il primo ministro donna della storia inglese.
    Si racconta la sua ascesa, fino alla male uscita del suo governo. Gillian Anderson sembra praticamente nata per il ruolo, ricrea alla perfezione le movenze e lo spirito della Thatcher stessa.

Una donna forte ed intelligente.

La maestria con cui si mette nei suoi panni lascia estasiati. Il rapporto che la Anderson e la Colman portano sullo schermo, appare così veritiero che è difficile credere che sia una serie televisiva.

Nonostante i dissidi, mai confermati dalla corona, che sembrano esserci state tra le due, è tangibile il rispetto reciproco, ed è commovente il momento in cui la regina insigne la Thatcher con la medaglia al valore.
Segnando ancora una volta una svolta nello scenario storico inglese.

  • La principessa Diana, interpretata magistralmente da Amanda Carrin, dona un senso di forte familiarità e semplicità, introdotta sin dal primo momento in cui conosce Carlo, appena maggiorenne, la si vede spensierata e felice.

Appare il prototipo perfetto della principessa vicina al popolo, tanto da essere ribatezzata nel corso degli anni comeLady Diana, la principessa del popolo“.

I complimenti per le interpretazioni però non vanno solo a queste tre grandi attrici!

PER LA CORONA!

Stupefacienti anche Josh O Connor e Erin Doherty!

  • Josh O Connor, il principe Carlo, rivlandone aspetti nascosti, come il forte tormento interno per Camilla e l’oppressione delle responsabilità.  L’attore riesce appieno ad esprimere la forte emotività, perseverando la compostezza richiesta dalla corona.
  • Erin Doherty, interprete della principessa Anna, la figlia di Elisabetta II, è un personaggio ben strutturato, presenta una donna dalla forte personalità,  sincera e sprezzante e intelligente. Consapevole del proprio ruolo e delle rinunce necessarie, per esso.

COSA DICONO I VERI “ROYALS”?

Da quanto si può scaturire dalle dichiarazioni rilasciate i veri membri della famiglia reale, non appaiono particolarmente entusiasti dalle ultime serie, soprattutto dalla quarta.

Apparentemente non sembrano aver apprezzato il taglio sprezzante utilizzato da Peter Morgan, ideatore della serie, nel quale sono stati dipinti.

William non è per niente felice di tutto questo, pensa che entrambi i suoi genitori siano stati sfruttati e presentati in un modo falso e semplicistico, solo per fare denaro”, ha tuonato un ‘insider’ della famiglia reale.

                                                                      – fonte vicino a William in un’intervista

Nonostante ciò però, ciò che è ben certo è la qualità del prodotto presentato, la cura per la rappresentazione e la passione per la recitazione di chi ha lavorato per realizzare The Crown.
Tutto quello che rimane da fare è quindi mettersi comodi e guardare questa piccola chicca in tranquillità!

Foto di Roméo da Pexels

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Classe '98, Laureata in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, presso l'Università del Salento. Grande Cinefila e Telefilm Addicted sin dalla tenera età, mi piace esplorare le magiche e meravigliose vie dello spettacolo attraverso l'audiovisivo.
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