La parola “5G” è entrata nelle nostre case quasi sfondando la porta. Si è seduta a pranzo insieme a noi, e si è inserita all’interno dei nostri discorsi quotidiani.
Un pò tutti però, alla fin fine, ci siamo chiesti: ma questo 5G cos’è?
Prima di analizzare di cosa si tratta da un punto di vista tecnico, vediamone i suoi utilizzi pratici e la modalità con cui andrebbe a cambiare le nostre vite.
L’aspetto più interessante sarà senza dubbio la nascita delle cosiddette “Smart-City”, ovvero le “città intelligenti”, al passo con le innovazioni tecnologiche e con la rivoluzione digitale. Ogni oggetto sarà connesso ad internet, e si potrà comunicare in maniera istantanea e veloce. Le auto comunicheranno tra di loro, e potranno essere guidate anche da remoto. I semafori saranno connessi alle auto, e lanceranno un segnale all’auto stessa nel caso di semaforo rosso, che frenerà evitando il pericolo di incidenti.
La realtà virtuale potrà essere inoltre sfruttata non solo per i giochi interattivi, ma anche per le professioni più delicate. Ad esempio per effettuare delle operazioni chirurgiche a km e km di distanza dalla sala operatoria, senza avere problemi di connessione.
O ancora potrà essere utile per il monitoraggio ambientale, per la prevenzione dalle catastrofi, per il soccorso, etc.
Importanti saranno anche le applicazioni in ambito culturale, al seguente link potrete vedere come il 5G potrebbe essere sfruttato, ad esempio, per una visita virtuale alle chiese rupestri di Matera.
Quindi cos’è il 5G?
Prima di tutto 5G sta per “quinta Generazione”, si tratta della nuova generazione della trasmissione dei dati via etere, che sfruttiamo ogni giorno. Non è quindi una tecnologia nuova rispetto a quella che già utilizziamo (2G, 3G, 4G). Il principio è lo stesso: i dati vengono trasmessi via wireless attraverso delle radio-frequenze.
I dati viaggiano all’interno delle frequenze. Lo spettro delle frequenze che l’uomo è in grado di sfruttare non è infinito, questo a causa dei limiti tecnologici degli strumenti che l’uomo utilizza.
Con il tempo l’uomo è riuscito a superare questi limiti, andando ad estendere il suo campo di utilizzo ad onde di frequenza molto elevate, che vanno dai 3 ai 60 GHz, e che prendono il nome di “millimeter wave”, che sono appunto quelle che andranno ad essere utilizzate per la tecnologia del 5G.
Lo stesso tipo di comunicazione via wireless è utilizzato anche da wi-fi, digitale terrestre, radio, 2G, 3G, 4G, solo che le frequenze che vengono utilizzate non superano i 2700MHz.
Quali sono i vantaggi di queste “onde millimetriche”?
I vantaggi sono principalmente 3.
- Prima di tutto una maggiore velocità per la trasmissione dei dati, da 1Gbps a 20Gbps (raggiunti in condizioni ideali, di fatto irraggiungibili nella realtà). Ovvero quasi 200 volte più veloci rispetto all’attuale 4G (100Mbps).
- Elevato numero di dispositivi connessi alla stessa cella. Questo in quanto queste onde sono direzionabili, permettendo una comunicazione diretta tra il dispositivo e l’antenna. Questo sta a significare che non ci saranno più problemi di connessione nemmeno in luoghi ampiamente affollati, quali stadi o concerti.
- Latenza quasi nulla. La latenza è il tempo che intercorre tra dare il comando e il momento in cui quel comando viene eseguito. La risposta è di 1 millesimo di secondo. Per tale motivo si potrà andare ad utilizzare internet per compiere delle azioni che altrimenti andremmo a fare manualmente, quali operazioni chirurgiche da remoto, guida autonoma, etc.
Di fatto queste tre importanti proprietà delle “onde millimetriche” rendono il 5G una tecnologia molto accattivante, proiettandoci all’interno di una città futuristica, in cui saremo tutti connessi tra di noi e con la realtà circostante, senza avere alcun tipo di problema di comunicazione.
Quali sono gli svantaggi?
Fin qui sembrerebbe tutto perfetto, ma analizziamo l’ altra faccia della medaglia . Quali saranno gli effetti negativi di questa stessa tecnologia?
Prima di tutto saremo invasi da mini-antenne, poste sui semafori, nei tombini, sui lampioni, sui tetti delle case, sulle auto, sui nostri dispositivi. Potremmo quindi essere circondati da sensori che ci controllano costantemente. Questo da un lato potrebbe far sentire troppo controllate le persone, dall’altro permetterebbe una sicurezza maggiore nelle nostre città dalla delinquenza.
In secondo luogo porterebbe ad una riduzione dei posti di lavoro, perché le macchine andrebbero di fatto a prendere il posto dell’uomo in svariati ambiti. Ma si andrebbero a creare anche nuovi posti di lavoro, magari molto più interessanti, nati proprio grazie a questa nuova tecnologia.
Ulteriori approfondimenti potrete trovarli al seguente link.
In un prossimo articolo, si affronterà la tematica del 5G e dei suoi risvolti sulla salute dell’uomo. Si andranno ad analizzare le due correnti di pensiero su cui la comunità scientifica sembrerebbe oggi divisa:
1° gruppo: PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
2° gruppo: PROGRESSISTI
Volevo anche segnalarvi un post molto interessante di Luca Perri, scienziato di SuperQuarkPiù, che ha voluto sfatare alcune delle bufale più note che si trovano sul web sul possibile legame esistente tra COVID-19 e 5G (qui il link).
PHOTO: mohamed Hassan da Pixabay